CALABRIA - Presidi Slow Food

Finita la stagione estiva, con i ritmi scanditi dal caldo e dalla notte, gli spuntini veloci, a base di piatti freddi, di frutta e di gelato, lasciano il posto alle prelibatezze autunnali ed invernali.
Funghi e castagne sono gli ingredienti del bosco che in questo periodo sono maggiormente utilizzati, sia nella ristorazione sia nella cucina casalinga.
Il pesce lascia il passo alla classica bistecca ed i legumi secchi riprendono a sobbollire sui fornelli.

La stagione calda ha lasciato nelle dispense casalighe i vasi ("bocce") ripieni di melenzane sott'olio, di pomodori secchi, di giardiniera e di passata di pomodoro da utilizzare per il ragù della domenica.

Ogni territorio della nostra bella Italia ha le sue peculiarità alimentari, le specialità gastronomiche, i prodotti di nicchia, spesso venduti e consumati in ambito locale.
Tra i vari prodotti del territorio calabrese, oggi voglio farvi conoscere quelli dei tre presidi Slow Food Calabria.

Questo post è solo una breve presentazione, avremo modo di riparlarne e di approfondire le peculiarità di ogni singolo prodotto.
 

- Lenticchia di Mormanno
Lenticchie dalle piccole dimensioni di origine mediorientale e asiatica che si credevano perdute.
Area di produzione: Comune di Mormanno e località Campotenese nel comune di Morano Calabro


- Capicollo azze anca grecanico
Prodotto da suini locali, per la concia si utilizza sale marino, peperoncino, finocchietto selvatico e pepe nero.
Area di produzione: Comuni di Reggio Calabria, Motta San Giovanni, Montebello Jonico, Melito Porto Salvo, Bagaladi, San Lorenzo, Roccaforte del Greco, Condofuri, Bova, Bova Marina, Palizzi, Staiti, Brancaleone, Samo, Roghudi (Provincia di Reggio Calabria)


- Caciocavallo di Ciminà
Caciocavallo locale dalla forma allungata ottenuto dal coagulo di latte crudo di vacca podolica.
Area di produzione: Comune di Ciminà

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