DINARI DEL DUCA 2011 GRILLO IGT SICILIA - Duca di Castelmonte
Ogni viaggio è per me occasione per degustare un nuovo vino, assaggiare un piatto tipico, informarmi ed approfondire di usanze e tradizioni locali.
Quale occasione migliore se non quella di un matrimonio a Trapani per fare una visita ad una delle cantine storiche italiane, la Carlo Pellegrino in quel di Marsala, città che tanta storia riporta nei libri di scuola.
Tra i vini che scelgo da degustare c'è il Dinari del Duca, un Grillo in purezza che prende vita da vigneti, i cui terreni sabbioso-argillosi, sono situati a pochi metri sul livello del mare.
Una parte del vino prodotto viene affinato nel legno, mentre la rimanente parte in acciaio. La vivacità del colore ed i profumi, sono segno di un ottimo equilibrio tra le due parti.
La mescita nel bicchiere regala un vino dal colore giallo paglierino con riflessi quasi verdolini, cristallino. Gli archetti mediamente stretti denotano una buona consistenza.
I profumi che ne scaturiscono di agrumi e di frutta esotica sono abbastanza intensi e fini. L'alcool per nulla invadente si sposa benissimo con i profumi regalando una buona persistenza.
In bocca la sensazione che per prima viene fuori è la sapidità seguita da una freschezza quasi acidula. Abbastanza caldo ed abbastanza morbido. L'eccessiva freschezza prevale decisamente su tutto con una lunga persistenza.
Un vino pronto, gradevole, dal gusto giovane. Da bere soprattutto in estate, abbinandolo a piatti con poca acidità.
Lo vedrei con un polipo lesso.
Quale occasione migliore se non quella di un matrimonio a Trapani per fare una visita ad una delle cantine storiche italiane, la Carlo Pellegrino in quel di Marsala, città che tanta storia riporta nei libri di scuola.
DINARI DEL DUCA-GRILLO |
Tra i vini che scelgo da degustare c'è il Dinari del Duca, un Grillo in purezza che prende vita da vigneti, i cui terreni sabbioso-argillosi, sono situati a pochi metri sul livello del mare.
Una parte del vino prodotto viene affinato nel legno, mentre la rimanente parte in acciaio. La vivacità del colore ed i profumi, sono segno di un ottimo equilibrio tra le due parti.
La mescita nel bicchiere regala un vino dal colore giallo paglierino con riflessi quasi verdolini, cristallino. Gli archetti mediamente stretti denotano una buona consistenza.
I profumi che ne scaturiscono di agrumi e di frutta esotica sono abbastanza intensi e fini. L'alcool per nulla invadente si sposa benissimo con i profumi regalando una buona persistenza.
In bocca la sensazione che per prima viene fuori è la sapidità seguita da una freschezza quasi acidula. Abbastanza caldo ed abbastanza morbido. L'eccessiva freschezza prevale decisamente su tutto con una lunga persistenza.
Un vino pronto, gradevole, dal gusto giovane. Da bere soprattutto in estate, abbinandolo a piatti con poca acidità.
Lo vedrei con un polipo lesso.
Commenti
Posta un commento