TORBOLINO: il vino dolce e il suo rito
Come ormai molti sapranno, io amo Venezia. La scorsa settimana ci sono stata con mio marito ed è stata occasione ghiotta per fare un assaggio del Torbolino.
Il Torbolino è praticamente il nettare frutto dalla spremitura dell'uva. Si tratta di un prodotto parzialmente fermentato e con zuccheri non svolti. Il suo consumo ideale è il periodo post-vendemmia. La sua straordinaria armonia lo rende brioso e suadente.
All'esame visivo si presente opaco e torbido. Il colore giallo paglierino viene spesso vivacizzato da riflessi verdognoli. Al naso è un'esplosione di sentori floreali e miele. In bocca è nettare nel senso proprio del termine. Il palato viene colpito dalla sua dolcezza e da un'accentuata freschezza. L'accostamento ideale è con formaggi dolci, zucca, patate dolci, castagne e pasticceria secca.
Io ho azzardato l'abbinamento con i cubetti di zucca in fonduta e devo dire che non dispiace affatto.
La temperatura per gustarlo meglio si aggira intorno ai 10-12 °C. Un calice Premium può andare bene per coglierne perfettamente tutte le sfaccettature.
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